Presentazione online del mio nuovo romanzo “Amore, ti fermo il tempo”
http://www.argentovivoedizioni.it/scheda.aspx?k=tempo
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Sono lieta di annunciare l’uscita del mio nuovo libro Amore, ti fermo il tempo Argento Vivo Edizioni
http://www.argentovivoedizioni.it/scheda.aspx?k=tempo
Voi tornereste indietro nel tempo per cambiare il corso degli eventi?
E’ quello che accade a Fabrizio, il protagonista del romanzo, che si ritrova catapultato indietro di vent’anni per uno strano scherzo del destino e che quando si renderà conto della sua missione farà di tutto per modificare il proprio destino e quello della sua compagna. Ci riuscirà?
Un romanzo non solo divertente, ma che da spunto anche a riflessioni sui nostri percorsi di vita. Di autobiografico ho messo il mio legame con Genova e la mia parte vissuta nella città di Manfredonia, dove è ambientato la maggior parte del racconto. Una dedica particolare a mio padre che porto con me nel cuore e vive attraverso i ricordi.
Si può acquistare sul sito della casa editrice, ma anche in libreria e nei principali store online come Amazon e Feltrinelli
https://www.amazon.it/Amore-fermo-tempo-Ferranti-Noviello/dp/8832106957
https://www.lafeltrinelli.it/libri/amore-ti-fermo-tempo/9788832106954
Vi auguro buona lettura e se vi va postate il libro sui miei profili social 🙂
Letizia è una giovane donna dagli ideali molto profondi, la sua bontà d’animo insieme alla sua determinazione la portano a superare le avversità e i problemi della vita.
Il romanzo principalmente è ambientato a Roma, nel quartiere del Tufello, zona nord della Capitale. Quartiere che pulsa di vita.
Non voglio anticiparvi nient’altro.
Il mio nuovo libro lo trovate su Amazon.it sia in versione digitale che cartacea.
https://www.amazon.it/Letizia-Romanzo-Storia-ragazza-romana
PH Focusjunior
Ho deciso di affrontare un argomento particolare quest’oggi. Premetto: non sono una storica, nè una studiosa, ma solo un essere umano che vuole riflettere con voi.
Ieri è stato il giorno della memoria.
Il giorno della memoria dovrebbe essere tutti i giorni, tutti i giorni dovremmo ricordare quanto è accaduto, dovremmo ricordare tutte le atrocità a cui sono state sottoposte migliaia di persone. Bambini tolti alle loro madri, donne violentate e torturate… Non è possibile che certa gente arrivi a simili cattiverie.
Perchè il 27 gennaio?
https://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_della_Memoria
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche della 60ª Armata del “1º Fronte ucraino” del maresciallo Ivan Konev arrivarono per prime presso la città polacca di Oświęcim (in tedesco Auschwitz), scoprendo il vicino campo di concentramento di Auschwitz e liberandone i superstiti[4]. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazifascista.
Quello che ritrovarono all’interno del campo di concentramento, ormai abbandonato per via della fuga, fu sconvolgente. Matasse di capelli, perchè era la prima cosa che veniva fatta ai prigionieri, rasarli e, con quanto tagliavano, i tedeschi imbottivano materassi e cuscini.
Quando gli ebrei venivano portati via con la forza dalle loro case credevano fosse per andare a fare i lavori forzati, ma, una volta scesi da quel binario 21, la maggior parte di loro trovava subito la morte.
Rasati, spogliati completamente, umiliati, torturati finivano nelle camere a gas, senza pietà, senza un cenno di tentennamento da parte delle guardie. Come fossero…come fossero cosa? Non ho un termine di paragone, non ho parole per definire delle atrocità del genere. Quelli più fortunati, paradosso, però si, più fortunati perchè avevano qualche piccola speranza di sopravvivenza, se non morivano di stenti o per le malattie che contraevano per via del freddo, dell’assenza del cibo, dei lavori pesanti e delle vessazioni.
Che strazio vedere la montagna di scarpe dei bambini, che strazio per una madre o un padre, vedere togliere dalle braccia o dalla mano a cui si erano disperatamente aggrappati i piccoli, inconsapevoli della loro sorte. Vederli allontanarsi, strillando, supplicando di non lasciarli. Mai un simile dolore dovrebbe provare un bambino. Mai una simile situazione. Non deve più succedere. MAI PIU’.
Voglio dare un po’di numeri, giusto per renderci conto dell’entità dello sterminio.
Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Vittime_dell%27Olocausto
Paese | Popolazione ebraica | Vittime | Percentuale |
---|---|---|---|
Albania | 200 | 0? | 0% |
Austria | 185.000 | 65.500 | 35% |
Belgio | 90.000 | 24.000 | 27% |
Cecoslovacchia | 354.000 | 260.000 | 73% |
Bulgaria | 50.000 | 0? | 0% |
Danimarca | 7.500 | 100 | 1% |
Estonia | 4.500 | 950 | 21% |
Finlandia | 2.000 | 7 | 0% |
Francia | 300.000 | 74.000 | 24% |
Germania | 237.500 | 165.000 | 69% |
Grecia | 71.500 | 60.000 | 84% |
Italia | 43.000 | 8.000 | 18% |
Lettonia | 93.500 | 70.000 | 75% |
Lituania | 153.000 | 130.000 | 85% |
Lussemburgo | 4.000 | 1.200 | 30% |
Norvegia | 1.800 | 750 | 45% |
Paesi Bassi | 140.000 | 102.000 | 73% |
Polonia | 3.350.000 | 3.000.000 | 90% |
Romania | 757.000 | 260.000 | 35% |
Unione Sovietica | 3.028.500 | 1.340.000 | 44% |
Ungheria | 825.000 | 564.500 | 69% |
Jugoslavia | 82.000 | 67.000 | 81% |
Non aggiungo altro, concludo invitandovi alla riflessione.
Storie di donne, raccontate da donne. Un’antologia ideata da Giulio Perrone edito da L’Erudita.
http://www.giulioperroneditore.com/
Vorrei ricordare Afrodite, dea greca dell’amore, della bellezza e dell’arte, abbiamo anche Artemide, sempre venerata dai Greci, potrei continuare parlando delle divinità romane, egiziane e tante altre, tutte donne.
https://www.cinquecosebelle.it/126-nomi-di-dee-greche-romane-egizie/
Cosa si è rotto nel corso dei secoli? Chiedo venia, non intendo dire che la donna debba essere venerata, ma credo che il semplice rispetto (cosa che dovrebbe avvenire come normale condotta di vita) basterebbe. Allora perchè tante, troppe donne perdono la vita ad opera della persona con cui hanno deciso di condividere tutto? Con che cuore un uomo strappa la madre ai propri figli? Come si possono spezzare i sogni di una giovane donna che spera per sè un futuro roseo e con dei figli? Non riesco a capire.
Il mio racconto racconto è tratto da una storia vera, ho cambiato i nomi, ho modificato qualcosa, però purtroppo è una storia davvero accaduta. Violenze psicologiche, ricatti, paure e minacce. Durati per troppo tempo, fino a quando la protagonista ha deciso di spezzare le catene e ricominciare a volare, appunto.
Ed è quello che spero possa accadere, che ogni donna vittima di violenza, possa rompere quelle maledette catene e riprendere a volare.